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Dentro l'orizzontedi Giorgio Tani |
Una passeggiata in un luogo particolare quale è il promontorio di Capo Testa, in Sardegna, può liberare il pensiero e dare spazio alla fantasia,
alle visioni di ciò che è, non è, potrebbe essere. Camminare è come esplorare con la mente e con gli occhi. Così ogni passo
genera una prospettiva diversa, il cielo, il mare, la pietra cambiano colore, le ombre, variabili con il passare delle ore, danno ai graniti aspetti surreali,
spettrali, umani o astrali.
Per migliaia, milioni di anni, il mare, il vento, il calore accecante della luce ed il freddo della notte hanno scavato nel profondo la roccia, anch'essa
eterogenea nei minerali che la compongono, dura o friabile, plasmata a volte anche dall'uomo per divenire creazione nella creazione.
Tutto d'intorno il mare, più lontano l'orizzonte. Ho pensato a questa linea come al confine tra il paesaggio e l'infinito, e mi è sembrato
che il paesaggio racchiudesse in se la storia della vita.